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Visitiamo lo Skill Lab del Dipartimento di Medicina Veterinaria e Scienze Animali

cani gatto Apr 20, 2023

Qualche tempo fa siamo stati ospiti, nella nuova e bellissima sede di Lodi, della Dottoressa Emanuela Della Costa, ricercatrice presso l’Università degli Studi di Milano, Dipartimento di Medicina Veterinaria e Scienze Animali.

 

Appena entrati in facoltà si rimane affascinati dalla presenza, all’interno di grandi teche in vetro, degli scheletri di grandi e piccoli animali, quasi ci si trovasse all’interno di un museo vero e proprio.

 

La biblioteca dell’Università posta al primo piano contiene un numero incredibile di testi e pubblicazioni; un luogo assolutamente di pace e studio, racchiusa com’è in una cornice di vetrate che danno sul giardino sottostante. Non distante c’è l’osteoteca dove gli studenti della facoltà possono apprendere nella pratica l’anatomia delle diverse specie animali. Tutte le strutture offrono spazi e un’incredibile quantità di informazioni subito disponibili, un vero sogno per chi vuole fare della passione per gli animali la propria professione.

 

Ma il nostro viaggio non ci ha portato solo a scoprire la bellezza della struttura, aveva uno scopo ben preciso ovvero curiosare e comprendere cosa avviene nello Skill Lab. Un laboratorio attrezzato con microscopi, modellini e simulatori per facilitare l’apprendimento delle competenze pratiche per i futuri veterinari. I modellini degli animali sono realistici in alcuni importanti dettagli che permettono l’esercitazione su procedure cliniche simulate.

 

La Gamification per misurarsi

La vera novità non è solo l’attrezzatissimo laboratorio, ma gli eventi che la Dr.ssa Emanuela Dalla Costa insieme agli altri docenti responsabili dello Skill Lab, Prof. Davide Danilo Zani, Dr.ssa Monica Probo, Dr.ssa Alessia Libera Gazzonis , Dr. Gabriele Ratti, Dr. Vincenzo Ferrulli, Dr.ssa Federica Brioschi hanno ideato.

 

Tramite un percorso di gamification, gli allievi possono sfidarsi in vere e proprie gare di conoscenza e pratica veterinaria. In particolare, abbiamo assistito al contest  "La Skill del mese", aperta agli studenti dei primi tre anni del corso di Medicina Veterinaria. Questo mese la skill era il prelievo dalla vena giugulare di un cavallo (manichino).

 

I giudici erano la Prof.ssa Enrica Zucca, responsabile del reparto equini dell'Ospedale Veterinario , e le dr.sse Chiara Bozzola  e Kajsa Gustafsson 

Il vincitore è stato lo studente non più rapido, ma quello che meglio ha eseguito il prelievo.


Nuova sfida: VetScape un’escape room per veterinari

La seconda prova ancora più complessa è stata organizzata come una vera e propria escape room formata da 3 stanze. Si sono sfidate diverse squadre formate da più studenti che dovevano collaborare per risolvere la simulazione di un caso clinico che aveva come soggetto una cagna molto abbattuta che beveva molto.

 

La determinazione della diagnosi, piometra ovvero un'infezione dell’utero, era ovviamente necessaria per arrivare alla prima parte della soluzione del caso. Altrettanto indispensabile superare ulteriori quesiti, interagendo in modo digitale da smartphone con le domande, per accedere così alla parte pratica. Superata quest’ultima la squadra accedeva alla seconda stanza e infine all’ultima room. Ogni prova vedeva la presenza di un supervisor.

 

La Dr.ssa Jasmine Fusi, verificava che nella prima prova gli studenti inserissero correttamente un catetere venoso (anche questo su un modellino ovviamente).

 

Per superare la seconda stanza il giudice Dr. Gabriele Ratti , controllava che venisse interpretato correttamente un vetrino al microscopio. Infine la terza e ultima stanza che prevedeva una prova di chirurgia, vedeva la presenza di ben due giudici la Dr.ssa Brioschi e il Dr. Ferrari.

 

Per noi è stata veramente un’esperienza interessante e siamo contenti che i futuri veterinari possano godere di questi innovativi metodi di apprendimento che li aiuteranno ad affrontare meglio il lavoro sul campo con i nostri preziosissimi Pet.

Dal canto loro gli studenti hanno potuto sperimentare e mettersi alla prova in un ambiente decisamente meno formale rispetto alle classiche aule, pur mantenendo alta l’attenzione e la tensione delle prove.

Una divertente nota: non abbiamo scoperto cosa succede se non si riesce risolvere il caso, tutti i gruppi infatti sono riusciti a superare le tre prove. Complimenti a tutti!